Con questo articolo accendo finalmente i riflettori sulla Sicilia, la mia terra natia famosa in tutto il mondo per il buon cibo, le tradizioni, la sua storia e le meravigliose bellezze architettoniche. Iniziamo questo viaggio partendo da uno dei centri urbani più rappresentativi e importanti della costa orientale: Noto, la capitale del barocco siciliano.
Definita così proprio per l’elevata importanza dell’architettura barocca che caratterizza il suo centro storico, nel 2002 venne proclamata Patrimonio dell’Umanità UNESCO, rientrando tra i siti più rappresentativi del tardo barocco siciliano.
Noto: posizione geografica e rischio sismico
Noto è un borgo della provincia di Siracusa e conta poco più di 24000 abitanti, comprendendo un territorio prevalentemente collinare. La zona montuosa abbraccia parte dei monti Iblei, mentre quella costiera è ricca di pianure alluvionali e spiagge sabbiose intervallate da tratti rocciosi.
All’interno del territorio di Noto scorrono anche alcuni fiumi: il Tellaro, l’Asinaro, il Cassibile e il Gioi, che assieme al clima mite hanno contribuito allo sviluppo sia dell’agricoltura che dell’allevamento di bestiame. Con un’ampiezza di oltre 500 km², risulta essere il comune più grande della Sicilia e il quarto d’Italia.
Il borgo di Noto è da sempre considerato a rischio sismico medio-alto, rientrando nella categoria 2 della Classificazione Sismica d’Italia. Ne è prova il famoso terremoto dell’ 11 gennaio 1693, detto Terremoto del Val di Noto, che distrusse l’intera Sicilia orientale, radendo al suolo una cinquantina di centri abitati con un conseguente numero elevato di vittime. Fu proprio dopo questo terrificante terremoto che la città fu ricostruita, diventando la Capitale del Barocco siciliano.
Noto: origini della capitale del barocco
Il significato del suo nome non è conosciuto, ma di certo c’è che ha origini pre-elleniche (il vecchio sito di Noto antica risale al III millennio a.c. e si pensa fosse chiamato Neas), mentre sappiamo con certezza che dai greci fu nominata Νέητον (Néēton), dai latini Netum ed infine dagli arabi Notus, da cui deriva il nome attuale e definitivo: Noto.
Il sito originario, oggi conosciuto come Noto antica, si trova 8 km più a nord dell’attuale centro abitato. Qui furono ritrovati diversi insediamenti dell’età del Bronzo e si pensa che l’antica Neas sia stata la culla del condottiero Ducezio, difensore della città dai greci. Solo successivamente divenne una colonia siracusana sotto Ieróne II e tale ipotesi venne confermata da alcuni ritrovamenti ellenistici.
In epoca romana venne riconosciuta come alleata e i suoi abitanti ottennero un proprio senato: ecco spiegata la presenza della scritta SPQN (Senatus PopulusQue Netinus) in molti edifici storici della città. A questi si susseguirono altri popoli, come i bizantini di Giustiniano, gli arabi del ras Khafaja ben Sufyan, i normanni di Ruggero d’Altavilla e gli aragonesi di Alfonoso V d’Aragona. L’invasione da parte di tutti questi popoli ha arricchito la città di monumenti e fortificazioni, donandole un aspetto lussuoso e rigoglioso.
Durante le varie dominazioni la Sicilia fu sempre suddivisa in aree amministrative, religiose e territoriali, che nel tempo subirono diversi cambiamenti e ampliamenti. La più rinomata resta quella in tre valli:
- il Val Dèmone, (comprendeva l’attuale provincia di Messina e l’area del Vulcano Etna)
- Il val di Mazzara (comprendeva le attuali province di Trapani, Agrigento e Palermo).
- Il val di Noto, (comprendeva le attuali province di Catania, Siracusa e Ragusa)
Ed è proprio a quest’ultimo che apparteneva la città di Noto, all’epoca la città più ricca e rigogliosa della Sicilia orientale, motivo per cui diede il nome al vallo.
Noto: la ricostruzione del centro urbano dopo il terremoto del 1693
La storia del Val di Noto è segnata anche da eventi disastrosi, come il famoso terremoto del 1693, che distrusse tutta la zona orientale della regione, prendendo appunto il nome di “il terremoto della Val di Noto“.
I danni al patrimonio culturale e artistico furono inestimabili, infatti secondo i Senatori di Siracusa andarono demoliti 700 chiese, 2 vescovadi, 22 collegiate, 250 monasteri, 49 città. A queste cifre si aggiunse anche il numero delle vittime con oltre 93.000 morti.
A questa distruzione seguì un periodo di ricostruzione unico al mondo, durante il quale la Sicilia dimostrò una cultura architettonica avanzata: venne abbandonata l’antica immagine del centro urbano per dare spazio ad un concetto per l’epoca più moderno e sofisticato, il tutto grazie al coinvolgimento di diverse maestrie che insieme generarono veri e propri capolavori architettonici.
Nella ricostruzione di Noto furono coinvolti professionisti di grande rilievo, come l’ingegnere militare C. de Grunenbergh, il matematico G. B. Landolina e l’architetto militare G. Formenti, oltre a capi mastri e scappellini che curando minuziosamente l’aspetto architettonico degli edifici, ricostruirono il nuovo centro urbano così come oggi ci appare, conquistando a pieni voti il titolo di capitale del barocco siciliano.
Come molte delle città distrutte, anche Noto abbandonò il vecchio sito per motivi di sicurezza, spostandosi dal monte Alveria per ricostruire il nuovo centro abitato più a valle, nell’attuale posizione. Ma cosa rese così maestosa la ricostruzione post terremoto della città di Noto? Il connubio perfetto tra due elementi importanti:
- La Pietra di Noto è una roccia sedimentaria a struttura calcarea dal colore giallo-dorato e caratterizzata da una facile lavorabilità, per questi motivi viene impiegata prevalentemente per realizzare rivestimenti esterni ed interni, elementi decorativi, membrature portanti, colonne, archi, volte. Essendo il territorio di Noto da sempre ricco di cave, è diventato il materiale principale della ricostruzione post terremoto.
- il Barocco siciliano: è lo stile architettonico del XVIII sec, caratterizzato da decori esuberanti e sofisticati, linee curve e prospetti scenografici, il tutto ottenuto grazie al connubio tra sapienza e tradizione locale.
E proprio grazie a questa combinazione vincente che Noto rientra a pieno titolo tra le città dai toni caldi instagrammabili.
NOTO: le principali attrazioni culturali e naturalistiche del territorio
Come avrete già capito, Noto è un comune ricco di storia e monumenti, ma basteranno un paio di giorni per riuscire a visitare i più importanti. Ciò che la caratterizza e l’ha resa famosa in tutto il mondo è la sua architettura barocca, ma Noto non è solo questo, è anche archeologia e natura. Vediamo assieme i principali luoghi di interesse:
I siti archeologici
- Parco Archeologico di Noto Antica
- Castelluccio di Noto
- Monte Finocchito
- Villa Romana del Tellaro
- Eloro
- Colonna Pizzuta
- Tonnara di Vendicari
- Trigona Bizantina Vendicari
Dislocati in varie zone del suo territorio, i siti archeologici custodiscono importanti testimonianze dei popoli che in passato hanno invaso e dominato il territorio di Noto. Alcuni di questi siti sono visitabili gratuitamente, sono collocati in piena campagna e sono privi di custodi e servizi.
Le principali spiagge:
- Calabernardo
- Lido di Noto
- Eloro
- Pizzuta
- Marianelli
- Calamosche
- Vendicari
- Cittadella
- San Lorenzo
Hanno caratteristiche ben precise: sono ampie, esclusivamente sabbiose, intervallate da tratti rocciosi, quasi tutte immerse nella natura più selvaggia e libere, ad eccezione delle spiagge di Lido di Noto, Eloro e San Lorenzo, che oltre ad essere nei pressi di zone edificate con servizi base, presentano alcune aree delimitate e gestite da lidi privati. Tutte le spiagge hanno nei dintorni dei posteggi gratuiti o a pagamento, alcune anche campeggi e aree di sosta per camper, che vi permetteranno di abbattere notevolmente i costi di un eventuale soggiorno.
Le Riserve
- Riserva naturale orientata Oasi Faunistica di Vendicari
- Riserva Naturale Orientata Cavagrande del Cassibile
Tali riserve sono di particolare importanza per i loro ecosistemi, custodi di specie rilevanti della flora e della fauna, che le rendono tappe fondamentali del turismo naturalistico.
Il centro storico
Passeggiando per il centro storico di Noto vi sembrerà di trovarvi in vero e proprio un museo a cielo aperto, dove ampie piazze si alternano a scalinate imponenti, collegando sapientemente complessi monumentali disposti su livelli differenti.: ecco spiegato il titolo di “capitale del barocco siciliano”. La lista dei monumenti visitabili è davvero vasta, molti dei quali sono ad ingresso gratuito o libera offerta. Suddividendoli per tipologia, vi segnalo i più importanti:
- Architetture religiose: Cattedrale di S. Nicolò, Chiesa Santissimo Crocifisso, Chiesa S. Carlo al Corso, Chiesa S. Domenico, Chiesa S. Chiara, Chiesa S. Francesco d’Assisi dell’Immacolata;
- Architetture civili: Porta Reale, Teatro “Tina di Lorenzo” e Palazzo Ducezio;
- Ponti: Ponte Castagna, Ponte Commaldo, Ponte sul Salitello;
- Palazzi nobiliari: Palazzo Nicolaci, Palazzo Landolina, Palazzo Trigona, Palazzo Modica, Palazzo Castelluccio, Palazzo Vescovado;
- Architetture militari: Caserma Cassonello, Casa circondariale.
Eventi
Ogni anno la città di Noto organizza eventi particolarmente rinomati, che attirano numerosi turisti da tutto il mondo per ammirarla nel suo massimo splendore. Le più importanti sono:
- L’Infiorata (ogni 3° domenica del mese di Maggio)
- la Festa di San Corrado Confalonieri (Patrono della città – festeggiato due volte l’anno: il 19 Febbraio e la 4° domenica di Agosto)
La bella stagione decreta anche l’inizio di un lungo periodo di concerti, proiezioni e spettacoli sulla scalinata della Cattedrale (generalmente gratuiti) e mostre itineranti all’interno di alcuni dei palazzi più importanti.
Noto: location ideale per film e spot pubblicitari
Complice l’aspetto scenografico del suo centro storico, Noto si è spesso rivelata il set cinematografico ideale per film e spot pubblicitari. Di seguito alcuni di questi capolavori del cinema italiano:
- Cavalleria rusticana di Carmine Gallone (1953)
- L’avventura di Michelangelo Antonioni (1960)
- Viva l’Italia di Roberto Rossellini (1961)
- Il viaggio di Vittorio De Sica (1974)
- Storia di una capinera di Franco Zeffirelli (1993)
- L’uomo delle stelle di Giuseppe Tornatore (1995)
- Malena di Giuseppe Tornatore(2000)
Quale di questi film avete già visto? Non avete voglia di vedere dal vivo i luoghi raccontati in queste pellicole? Noto è la capitale del barocco siciliano e aspetta solo voi per lasciarsi ammirare nel suo splendore! Se invece ci siete già stati, raccontatemi le vostre impressioni! Vi aspetto tra i commenti!
Il tuo articolo è bellissimo e molto esaustivo e leggendolo mi è venuta una nostalgia della luce della Sicilia e del colore caldo della pietra delle case di Noto. I balconi a petto d’oca dei palazzi sono una delle caratteristiche che più mi hanno affascinato di questa città e di questa zona meravigliosa.
Hai ragione, il barocco siciliano è talmente ricco da perdersi nei particolari! Torna presto a visitarci! 😉
bell’articolo ben spiegato tutto quello che si può trovare. Hai reso molto bene il luogo. Fa venire subito voglia di scoprire Noto
Grazie mille! Sono felice che tu abbia gradito! 🙂
Sono tornata da Noto giusto ieri! È già la seconda volta che vado e non delude mai.
Purtroppo con questo problema del Covid la maggior parte delle chiese e palazzi erano chiusi e non sono riuscita a vederli. Mi toccherà tornare!
Purtroppo l’emergenza sanitaria ha stravolto un po’ tutto, ma si tornerà alla normalità! Eh si…ti toccherà tornare!!!?
Noto era una delle tappe del nostro viaggio on the road in Sicilia, ma con 5 bambini al seguito non e stato possibile rispettare la tabella di marcia. Un vero peccato, ci tenevo molto a visitarla. Sarà per la prossima primavera.
Beh…5bambini sono impegnativi da gestire, ma sono sicura che riuscirete a tornare per visitare Noto e le sue bellezze!?
Non sono ancora riuscita a visitare la Sicilia, sono solo stata una volta a Palermo per poco più di 48 ore; ma so che prima o poi ci andrò, ci sono troppe cose belle da vedere!
hai ragione. c’è davvero tanto da ammirare! 😉
Articolo molto esaustivo. Terrò in considerazione perchè spero di visitare Noto molto presto 🙂
Mi fa piacere essere stata utile, vedrai non te ne pentirai!?
La Sicilia è una regione che ancora non conosco data la distanza da dove abito e la possibilità di fare le ferie lunghe solo in agosto (periodo troppo caldo per me in quelle zone). Sicuramente appena avrò l’occasione di un viaggio fuori stagione, questa terra sarà in prima fila e Noto inserita di diritto nell’itinerario.
Hai ragione, venire in pieno Agosto è abbastanza pesante se si vuole visitare qualche centro urbano. Se invece si cerca il buon mare è il periodo più adatto! Nel tuo caso la scelta di venire fuori stagione è la più saggia! 😉
Noto è senza dubbio una delle più belle città che io abbia mai visto. Nessuna descrizione rende onore a tanta bellezza. Bisogna andare, guardare e goderne di persona.
Hai perfettamente ragione, dal vivo è tutt’altra storia!?
Bell’articolo: pieno di info e con una bella panoramica delle cose che si possono vedere. Non mi dispiacerebbe andarci quest’estate, ma ho trovato i prezzi degli alberghi davvero molto alti. 🙁
Mi dispiace, sicuramente la situazione che stiamo affrontando ha portato anche l’aumento dei prezzi degli alloggi. Prova a cambiare metodo di ricerca: gioca con le tipologie di alloggio, il periodo e anche la posizione, di sicuro i prezzi scenderanno!!
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