Dopo il successo del primo articolo, in cui vi ho parlato delle città bianche instagrammabili , il nostro viaggio attraverso i colori dell’architettura prosegue con le città dai toni caldi instagrammabili e le città instagrammabili dai toni freddi. Ma qual è la differenza tra toni caldi e toni freddi?
I colori dell’architettura: la distinzione tra toni caldi e toni freddi
I colori si suddividono in Toni caldi e Toni freddi e questa distinzione è dettata dalla sensazione che un determinato colore scatena a chi lo osserva. Ma quali sono i colori dai toni caldi e quali quelli dai toni freddi?
- i colori dai toni caldi: sono tutte quelle tonalità che vanno dal rosso al giallo, passando per tutte le loro sfumature (sono i colori che ricordano il sole, la terra, il legno);
- i colori dai toni freddi: sono tutte quelle tonalità che vanno dal verde al blu (sono i colori che ricordano le foglie, il mare e il cielo) e che comprendono anche il viola (rosso + blu). Può capitare che alcune delle loro sfumature, le più chiare, siano più vicine ai toni caldi.
Tali sfumature di colore sono classificabili tramite il cerchio cromatico, un dispositivo messo a punto dal francese M. E. Chevreul, in cui i colori sono suddivisi in toni caldi (sul lato destro) e toni freddi (sul lato sinistro) e attraverso cui è possibile trovare il complementare di ciascun colore, individuandolo nella parte esattamente opposta del cerchio.
I colori dell’architettura: le città dai toni caldi instagrammabili secondo le Travel Blogger Italiane.
Anche in questo articolo si è rivelata fondamentale la collaborazione di alcune colleghe della community italiana Travel Blogger Italiane e grazie ai loro contributi vi porterò ad esplorare alcune delle città più belle ed instagrammabili del mondo! Iniziamo con la prima città e sarò proprio io a parlarvene, raccontandovi uno dei centri urbani più scenografici della mia amata Sicilia: Noto.
NOTO: la città dorata della Sicilia
Appartenente alla provincia di Siracusa, Noto è uno dei centri urbani più rinomati della Sicilia orientale. Grazie all’estensione del suo territorio, risulta essere il comune più vasto della regione ed il quarto più grande d’Italia.
Da sempre vittima di forti scosse, il territorio di Noto è classificato zona a medio-alto rischio sismico e tra tutte le scosse a cui ha assistito, la peggiore fu nel 1693, ricordata come “il terremoto del Val di Noto”. Quell’anno fu distrutta l’intera Sicilia orientale, radendo al suolo 49 centri urbani e uccidendo più di 90 mila persone.
Gli anni successivi furono gli anni della ricostruzione, che coinvolsero architetti e ingegneri di fama mondiale insieme a maestrie locali, dando vita a veri e propri capolavori dell’architettura: l’utilizzo della pietra locale (la pietra di Noto) e l’innovazione dello stile architettonico di quel periodo (il Barocco), si rivelò il connubio perfetto per proclamare Noto la capitale del Barocco siciliano.
Passeggiare per il centro storico di Noto equivale ad ammirare un museo a cielo aperto, dove si susseguono veri e propri capolavori architettonici ricchi di decori importanti dal caratteristico color giallo-dorato della pietra locale.
JAIPUR: la città rosa del Rajasthan
Scritto da Teresa del blog Nonni avventura
Jaipur, la capitale del Rajasthan, è chiamata la “città rosa“. Il motivo di questa denominazione risale nel fatto che la maggior parte degli edifici della città vecchia sono dipinti di rosa.
In realtà, le cose non sono state sempre così! Tutto comincio nel lontano 1877, quando il principe Alberto di Inghilterra, marito della Regina Vittoria, visitò il Rajasthan. Il suo itinerario in questo stato dell’India aveva una durata di circa 17 settimane. Il Maharaja di Jaipur voleva che il principe consorte si innamorasse della sua città e la ricordasse per sempre. Con questo obiettivo, egli fece costruire una splendida residenza che chiamò “Albert Hall“, il colore delle pareti esterne era rosa.
Per fare in modo che gli edifici circostanti non contrastassero troppo, il Maharaja ordinò anche che tutti i palazzi circostanti fossero ridipinti dello stesso colore. Pare che il principe abbia gradito molto questo omaggio e che sia rimasto favorevolmente colpito dall’effetto generale. Ma ancor più di lui, la moglie del Maharaja si innamorò della trasformazione subita dalla città di Jaipur; pertanto, convinse il marito ad emettere un editto che rendeva obbligatorio il colore rosa per tutte le case e i palazzi del centro storico di Jaipur.
L’edificio rosa più famoso e fotografato della città è senza dubbio l’Hawa Mahal, meglio conosciuto come il “palazzo dei venti“. Sulla sua facciata si possono ammirare tantissime finestrine, da esse le moglie e concubine del Maharaja potevano affacciarsi sulla strada per godersi il fresco, ma senza essere viste dall’esterno.
SIENA: il suo color terra
Scritto da Marta del blog Italobackpackers
Appena arrivi a Siena, quel che subito ti arriva agli occhi è quell’arancio intenso, caldo, che ti entra dentro. Lo chiamano color terra di Siena e ormai è così famoso che tutti i pittori non possono più farne a meno per i propri quadri. L’architettura medievale della città ti riporta subito indietro nel tempo, tra dame, cavalieri e stendardi.
Passeggiando nei sui vicoli stretti, tra mura alte e palazzi storici, non è raro trovare appese alle finestre delle bandiere particolari che si muovono nel vento. Questi segni di appartenenza si riferiscono alle contrade del palio di Siena, antica tradizione molto sentita in città, che vede i cavalieri di ogni zona gareggiare a cavallo nella piazza principale della città. I colori delle bandiere che sventolano in Piazza del campo e il “terra di Siena” sullo sfondo crea in un attimo un quadro perfetto per descrivere quest’angolo di Toscana.
Siena è anche città universitaria e il rito comune di tutti i giovani è ritrovarsi la sera sotto la torre del mangia, sedersi a terra in quei mattoni che hanno visto la storia, e godersi l’aria leggera che arriva dalle campagne. Se volete completare l’esperienza autentica che questa città offre sicuramente dovete provare il suo cibo e perché no un bello street food italian style? Parliamo del panino col lampredotto, celebre non solo nei mercati di Firenze ma anche in questa città un po’ più a Sud. Se invece non vi piacciono le frattaglie, via libera a prosciutti e formaggi da assaporare con una schiacciata tipica della zona.
Insomma, il calore del suo color terra di Siena si percepisce non solo con gli occhi ma anche nella convivialità e nell’ospitalità delle persone.
SARLAT-LA-CANEDA: la città medievale color miele
Scritto da Helene di Viaggiamohg
Nel cuore del Perigord Nero, nella Nuova Aquitania, la medievale Sarlat-la-Caneda, cittadina francese di poco più di 10.000 abitanti, sembra uscita direttamente da un’altra epoca.
Splendidamente conservata, mostra la sua perfezione negli edifici del centro storico, risalenti al XV e XVI secolo; qui, come in altre località della Dordogna, le costruzioni sono in pietra calcarea locale dal caratteristico color giallo miele che, baciate dai raggi del sole, assumono tonalità che virano all’oro, in netto contrasto con i tetti in ardesia nera. Vanto della città è il record di edifici storici tutelati: ben 65. Tra di essi la Cattedrale di San Sacerdos in stile gotico nordico con un campanile romanico del XII secolo, la Casa Natale di Etienne de la Boetie, il Maniero di Gisson, edificio nobile del XIII secolo e la Lanterna dei Morti, realizzazione del XII secolo con un’apertura alla sommità alla quale venivano attribuite molteplici funzioni: cappella, luogo di sepoltura e polveriera.
Preparatevi a viaggiare nel tempo mentre passeggerete tra un dedalo di viuzze acciottolate e piazzette, su cui si affacciano dimore romaniche, medievali, gotiche e rinascimentali; questo è il modo migliore per carpire la vera essenza del luogo. Ma il giallo rimane il leitmotiv di Sarlat non solo nelle sue facciate ma anche in vetrina; meticolosamente impilate ed ordinate, fanno bella mostra di se scatolette di Fois Gras, di cui la città è patria, rigorosamente con involucro giallo acceso, così come i sacchettini di noci del Perigord giallo/marrone.
Forse non tutti sanno che, grazie alla bellezza del suo centro, è una delle location più gettonate per film storici come Giovanna d’Arco di Luc Besson; vi basterà una visita per capire il motivo di tanta perfezione, il giallo e l’oro non possono che darci ragione.
E voi quale di queste città avete già visitato? Quale altra vorreste segnalarmi? Scrivetemi tra i commenti, vi aspetto!
Che meraviglia questi toni che scaldano l’anima, e queste città!
Hai ragione, sono tutte città particolari e che scaldano l’occhio di chi le osserva!;)
Adoro le località che si contraddistinguono per una particolare tonalità che resta il leitmotiv per l’intero luogo. Siena è incantevole e mi piacerebbe molto visitare Jaipur. Ovviamente la mia amata Sarlat è sempre meravigliosa.
Hai ragione, sono tutti centri unici e particolari, pur avendo un filo che li lega tra loro!!?
Grazie mille per aver ospitato il mio contributo; e complimenti per l’artocolo, interessante e ben scritto!
Grazie mille a te, per aver partecipato col tuo prezioso contributo e per avermi dato fiducia!?
I colori caldi sono quelli che preferisco…leggendo questo articolo mi è venuta in mente la mia Matera…
È vero, sono le tonalità che fanno stare meglio .. bellissima Matera,!?
Che interessante punto di vista il tuo! Allora aggiungo: Marrakech la città rosa e Lecce, che per me è gialla di quel giallo del sole mediterraneo.
Grazie mille per le dritte, è bello scoprire sempre più città con caratteristiche simili.. 😉
Ma che bello questo articolo! Ho preso appunti e vado a sbirciare anche quello sulle città bianche! 🙂
Grazie mille a te per aver letto e apprezzato! 😉
La Sicilia non la conosciamo per niente. Non ci siamo mai state, ma ci piacerebbe fare un tour on the road dell’isola passando da paesini e cittadine come questa!
Peccato, è una regione ricca di sorprese e meraviglie tutte da ammirare! Vi consiglio di rimediare al più presto, non ve ne pentirete! 😉
Ho letto anche l’altro articolo dove parli della città bianche più instagrammabili: oltre ad aver scoperto cos’è il Piano del Colore degli edifici mi è piaciuto molto capire la sua importanza urbanistica e come questo viene declinato. Grazie ai tuoi articoli ho fatto un bellissimo viaggio da Mikonos a Lisbona, da Siena a Jaipur.
Si, il Piano del Colore è molto importante per questo ho voluto parlarne e mi fa davvero tanto piacere leggere il tuo commento positivo!! Grazie mille a te! 😉
Adoro le città che si contraddistinguono per il loro tono caldo e antico, ed è molto interessante questa tua lista! Vorrei vedere ogni singolo luogo che hai citato, partendo da Siena, che ancora mi manca!
Grazie mille, mi fa piacere che ti sia piaciuto il mio articolo! Anch’io vorrei andare a Siena, non ci torno da moltissimo tempo!
Che articolo invogliante! Ora desidero vedere tutte le città calde del mondo, a partire proprio da Noto (sarebbe un ritorno) ? La prossima volta, post sulle città “fredde”
Mi fa tanto piacere che ti sia piaciuto! Il post sui toni freddi è già in programmazione ed uscirà a breve, ma nel frattempo potresti leggere quello sulle città bianche, vedrai che belle anche quelle!!?
Bellissimo post, originale e interessante. I colori delle città sono davvero molto importanti e si ricordano con facilità. Molto belle le considerazioni in proposito.
Esatto! E grazie a te per aver apprezzato, ne sono felice!?
Davvero originale l’impostazione del tuo articolo. Mi manca il rosa di Jaipur che deve essere sensazionale, gli altri colori caldi hanno avvolto emozionalmente anche me in particolare la pietra di Noto, una bellezza indimenticabile
Grazie mille, mi fa piacere tu abbia apprezzato questa nuova chiave di lettura! 😉
Davvero molto interessante fare il giro del mondo attraverso i colori dei Palazzi, delle Chiese e altri monumenti. Alla lista aggiungerei Salamanca, in Spagna. Non a caso è soprannominata la cittá dorata!
Grazie del suggerimento e soprattutto mi fa piacere che hai gradito l’articolo!! 😉
Purtroppo non ho visitato queste città, e tra tutte mi ispira molto Sarlat-la-Caneda di cui ho sentito parlare per la prima volta proprio poco tempo fa. In questo periodo poi è anche la più facile da raggiungere visto che abito in Piemonte.
Questi colori mi hanno ricordato quelli di Gerusalemme, dove mi ha colpito tra le altre cose anche questo aspetto cromatico.